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Visualizzazione dei post da maggio, 2022

La ricerca della felicità, ultima parte. La gratificazione.

  Nella puntata precedente ci siamo soffermati sul ruolo degli atteggiamenti relazionali all’origine di molta dell’infelicità autoprodotta. Ci auguriamo che l’esame del vostro modo di porvi nelle relazioni vi sia stato utile a mettere a fuoco eventuali atteggiamenti da superare. Conoscere i meccanismi mentali generatori di infelicità e rendersi conto che il benessere non dipende tanto dai reali avvenimenti della vita, quanto dal modo di interpretarli, o dal proprio ruolo nel generarli, non renderà automaticamente più felici, ma è un passo necessario se si vuole sviluppare la capacità di essere felici. E’ importante a questo proposito distinguere il benessere temporaneo    da uno stato più stabile. La felicità temporanea si può ottenere facilmente, come abbiamo visto, con tutta una serie di stimoli che regalano piacere: un buon    cioccolato, un bel massaggio, un mazzo di fiori, un abito nuovo, una commedia divertente. Secondo Martin Seligman, psicologo americano studioso del tema, la f

La ricerca della felicità, quarta parte. Il rapporto con gli altri.

  Eccoci di nuovo a parlare di felicità. Nella puntata precedente abbiamo parlato del ruolo giocato dalle nostre aspettative nel renderci più o meno felici. Avete ri-esaminato le vostre aspettative rispetto ai ruoli di genitori, figli, coniugi, amici, cittadini? Avevano bisogno di essere ridimensionate? Avete ri-adattato un po’ anche quelle professionali? Bene, allora siete sulla buona strada per essere delle persone più felici… Ma prima - ricordate? -  bisogna disattivare i meccanismi mentali generatori di infelicità.  Oggi ci concentreremo su quelli che riguardano le relazioni. Infatti è bene sapere che anche gli altri possono essere un’inesauribile fonte di infelicità, a causa di meccanismi mentali relativi ai rapporti umani o di specifici atteggiamenti relazionali. Vediamone alcuni.           Il  sentirsi vittime  di genitori, figli, parenti, insegnanti, capi o amici. O al contrario, coltivare la fatale tendenza, frequente nelle donne, a  voler salvare a tutti i costi gli altri , m

La ricerca della felicità, terza parte. Le aspettative.

  Eccoci di nuovo a parlare di felicità... Se vi siete osservati con attenzione, probabilmente, avrete scoperto che i vostri pensieri sono quasi sempre rivolti al passato o al futuro e che, salvo eccezioni, i pensieri sul futuro sono di solito accompagnati da ansia, preoccupazione, inquietudine, mentre quelli sul passato generano una gamma di stati d’animo che va dal rimpianto alla nostalgia, dalla tristezza al risentimento. Non vi sembra questa una buona ragione per imparare a so-stare nel presente? Ma vediamo quali altri meccanismi mentali generano infelicità. Uno tra i più perniciosi è quello di porsi obiettivi straordinariamente elevati, piuttosto che impegnarsi in una  “politica dei piccoli passi”  e perseguire scopi ragionevoli e raggiungibili. Non voglio sostenere che non ci si debba porre obiettivi a lungo termine ma che, per non andare incontro ad inutili sofferenze, occorre che questi siano complessi ma commisurati alle proprie capacità e fondati sul contatto con dati di real