La notizia è su tutti i giornali da un po' di giorni ed ormai molti lo sapranno. Su Instagram, per alcuni utenti, non sono più visibili i like (i mi piace) sotto ai post degli altri utenti. Certamente è una notizia che ha una sua complessità, ma che può essere sintetizzata così:
Tutti gli influencer nel panico!
Tralasciando le battute, questa notizia pone un'ulteriore riflessione su quanto i social e la tecnologia più in generale abbiano rivoluzionato il nostro modo di vivere e non solo la nostra società, ma l'intera umanità (con l'eccezione di piccole tribù situate in foreste amazzoniche o il Molise).
Questo ha comportato un grosso cambiamento degli usi, dei costumi e delle possibilità di ognuno di noi. Basti pensare che un ragazzo che nasce oggi nasce con strumenti totalmente diversi rispetto a 30/40 anni fa.
Ma cosa vuol dire essere un ragazzo nativo digitale?
Facciamo una fotografia:
Ebbene, i nativi digitali sono tutti i ragazzi nati con la possibilità di gestire youtube prima ancora di utilizzare la parola. I dati, a guardarli dall’alto, impressionano. In uno studio condotto su un campione di 25.000 ragazzi, è stato rilevato che il 77% dei ragazzi tra i 13 e i 16 anni gestisce almeno un profilo su un social network. Inoltre, in base alle ricerche di Jean M. Twenge, professoressa di Psicologia alla San Diego State University, trattate nel libro iGen, un adolescente passa circa 6 ore al giorno a chattare, giocare e guardare video sul propio smartphone, tablet o laptop.
Questo può portare sicuramente ad una maggiore confusione, ma possono anche nascere alcuni problemi dal punto di vista dello sviluppo psicologico del minore. Citiamone due:
- La condivisione e la diffusione di informazioni personali e foto. Lo fa il 55% degli adolescenti senza rendersi conto del pericolo di furto d’identità. Oltre a questo, l’eccessiva e continua esposizione rischia di creare una confusione tra la dimensione personale e quella pubblica, creando una maggiore complessità nella gestione delle proprie emozioni;
- La “dipendenza”: i ragazzi, dopo avere iniziato a utilizzarli, non riescono più a fare a meno dei social... dopo aver raggiunto una media di 6 ore, amici miei, non si scherza.
Che cosa si può fare dunque per contrastare questi rischi?
Prima di tutto per essere credibili agli occhi dei figli, è bene conoscere questi strumenti: è consigliabile quindi saper utilizzare i social, così da spingere il ragazzo a un uso consapevole. Ovviamente si dovrebbe lasciare ai minori la possibilità di accedere ad Internet, in fondo ci siamo spesso anche noi, senza ovviamente la trascurare la relazione con loro, portandoli a fare esperienze positive fuori dalla realtà digitale.
Detto questo e riprendendo la notizia che ha dato il via a questa riflessione, togliere l’esposizione dei like da instagram può rappresentare un primo passo importante per aiutare i giovani (come anche i più grandi) ad allontanarsi dai social e ri-avvicinarci alla realtà, o almeno per rifletterci un po’ su. Non sempre è facile e, se ce ne fosse bisogno, si può chiedere consiglio ad un esperto.
Di altro ne parleremo una prossima volta, un saluto a tutti.
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