Di recente mi sono spostato presso un nuovo studio, questa volta messo in piedi da zero. Le iniziative pensate sono diverse, anche se bisogna attendere che la situazione diventi più tranquilla per metterle in atto.
E' uno studio molto ampio con delle caratteristiche che mi piacciono molto ed anche alcuni difetti ma come si sa i difetti possono essere migliorati con il tempo.
Solo che...
Solo che fuori dallo studio, su una vetrina che si affaccia sulla strada c'erano diverse scritte. Abbiamo provato a levarle in molti modi e, a dire il vero, le abbiamo levate quasi tutte, tranne una.
Una scritta qualunque, come quelle presenti su alcuni muri che contornano le strade, che rappresenta lo sfogo di qualche ragazzo con una bomboletta verde in mano e una voglia di esprimersi mal direzionata ma... un po' difficile da decifrare.
Non mi avrebbe dato molto fastidio se non fosse che quella scritta è esattamente sulla vetrina del mio nuovo, luminoso ed ampio studio.
Essendo difficile da decifrare ho fatto fatica a definire cosa ci sia scritto. Le alternative sono due e sembrano entrambe andare bene: Rupe o Rude.
Dopo aver provato a levarla con prodotti semplici, ho chiesto una mano al tipografo per prodotti più aggressivi e adatti per il vetro. I prodotti qualcosa hanno fatto, ora la scritta non è più verde, ma è un bellissimo opaco che se avessi messo allo stesso modo il mio nome e cognome sarei molto fiero del risultato ottenuto.
Ero abbastanza abbattuto da una tale sconfitta contro le vernici fino a che non ho iniziato a pensare al significato di questi termini...
- Rupe: dal latino Rupes, Rumpere ... Luogo rotto, scosceso.
- Rude: dal latino Rudem, che sta ad indicare una cosa che è Cresciuta naturalmente, con accento sul prefisso RU-, che vuol dire cresciuto.
Questi termini mi sono sembrati subito importanti poiché il riferimento è diretto alle persone che incontro presso questo nuovo spazio e in qualche modo anche a me.
Un luogo rotto è un luogo dal quale qualcosa è venuta meno... Ho pensato subito ad un sentiero di montagna che, diventando sempre più impegnativo, ad un certo punto incontra proprio una rupe che rende impossibile andare avanti, lasciando il visitatore bloccato sulla strada.
Preso dall'indecisione, se proprio si troverà senza alternative il visitatore rimarrà li, dove si presenta il "luogo rotto", proverà ad abitarlo senza tornare indietro e senza riuscire a superare quella difficoltà; sentirà la scomodità del luogo maledicendosi per le scelte fatte.
La parola Rude invece, rappresenta qualcosa che cresce naturalmente, senza lavorazione aggiuntive.
In pieno simbolismo immagino il visitatore di prima, bloccato nel suo percorso, insoddisfatto, che per riuscire ad attraversare quella difficoltà dovrà entrare a contatto con se stesso e con la natura stessa del luogo per riuscire da se a far crescere qualcosa con molto impegno e pazienza.
Collegando il simbolico alla realtà e collegandomi a queste parole, per una persona che ha bisogno di parlare con uno psicologo, il termine Rupe indicherebbe il problema, mentre l'altro (Rude) la soluzione. Nel mezzo c'è il processo e quello appartiene al percorso psicologico.
Nessuno si presenta da uno psicologo senza voler cambiare ciò che percepisce essere rotto, che sia evidente o nascosto. La domanda rivolta allo psicologo nasce nel tentativo di riparare qualcosa...
un luogo interno che appare rotto e non permette più di andare avanti.
E quando quella persona avrà la capacità di riuscire ad entrare in contatto con se stessa e di far crescere qualcosa in modo naturale e senza artifizi esterni allora il percorso potrà dirsi concluso.
Questa parola sulla vetrina, difficilmente decifrabile e ambigua mi sembra per questo molto importante, sia per il significato che può offrire e sia perché, vederla li dopo tutta la fatica che ho fatto per provare a levarla, mi fa molto ridere...
La foto non la metto, non viene bene. Ma se volete vederla provate a contattarmi per fissare un appuntamento. Avrete l'opportunità di superare la rupe e di vedere una scritta particolare e simpatica.
Di altro parleremo la prossima volta, a presto.
Dott. Alessandro Cicconi
Psicologo-Psicoterapeuta
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