Ma da quando è nata la fotografia, il fotografare ha avuto un ruolo importante nella nostra vita, per riuscire a diffondere conoscenza e bellezza in modo sempre più dettagliato e immediato... ma cos'è la fotografia, perché ha una sua valenza anche da un punto di vista psicologico, e perché deve rimanere importante?
Fotografare un qualcosa assume il significato di vedere qualcosa da un punto di vista, dare una forma a ciò che sta accadendo, alle emozioni che si provano, all'azione che sta avendo luogo... fotografare vuol dire assumere ogni volta una posizione diversa anche se si è sempre dietro ad una fotocamera.
Come ha detto Henri Cartier-Bresson:
“La macchina fotografica è per me un blocco di schizzi, lo strumento dell'intuito e della spontaneità. Fotografare è trattenere il respiro quando le nostre facoltà convergono per captare la realtà fugace; a questo punto l'immagine catturata diviene una grande gioia fisica e intellettuale.
Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo un evento e il rigoroso assetto delle forme percepite con lo sguardo che esprimono e significano tale evento. È porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. È un modo di vivere. Contrasto, 2004)”
La fotografia e il fotografare permettono di scoprire il lato di quel mondo rappresentabilità alle emozioni, espandendo l’immaginario e il sogno e per far ciò è importante esercitarsi a pensare.
La fotografia può essere uno splendido strumento terapeutico in particolar modo con chi ha difficoltà ad aprirsi, con chi è introverso, ma ha confidenza o piacere nel provare, per ritrovare la propria libertà.
Henri Cartier-Bresson |
Ovviamente adesso le cose stanno cambiando tramite i social, ma di questo noi parleremo una prossima volta...
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